Trent'anni fa, nel 1991, l'URSS di Mikhail Gorbaciov iniziò a sfaldarsi. Una dopo l'altra, le quattordici repubbliche sovietiche cominciarono a liberarsi dalla tutela di Mosca. Qual è oggi lo stato delle relazioni tra la Russia e le sue ex repubbliche sovietiche?
Le buone relazioni
Alcuni hanno celebrato, celebrano o celebreranno presto il trentesimo anniversario della loro indipendenza. Nel complesso, la Russia del 2021 ha buone relazioni diplomatiche con la maggior parte delle sue ex repubbliche sovietiche. Questi includono: 1) I cinque paesi dell'Asia centrale (Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan e Turkmenistan). La Russia punta sulla cooperazione economica e militare e soprattutto sulla stabilità di questa regione, favorevole ai movimenti islamisti radicali. 2) I due paesi del Caucaso meridionale (Armenia e Azerbaigian). La Russia sta cercando di rimanere neutrale nel conflitto del Nagorno-Karabakh e sostiene il processo di pace che potrebbe riportare la pace tra Baku e Yerevan. 3) Bielorussia. La Russia desidera continuare l'integrazione nel quadro dell’Unione degli Stati Russia-Bielorussia, un riavvicinamento che dovrebbe in definitiva creare uno Stato unico tra i due paesi. 4) Moldavia. Anche se l'attuale presidente è un convinto europeista, ha assicurato che si sforzerà di trovare un equilibrio tra l'Unione europea e la Russia, cosa che non dispiace a Vladimir Putin.
I conflitti
Al contrario, la Russia mantiene difficili relazioni diplomatiche con: 1) Georgia. Nel 2008, i combattimenti hanno avuto luogo nelle due regioni separatiste filo-russe dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia. Tredici anni dopo il conflitto, i rapporti non sono ancora stati ristabiliti. 2) I tre paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania). Questi sono stati segnati dal periodo sovietico e temono costantemente un'invasione russa sul loro territorio. La loro appartenenza all'UE e alla NATO garantisce tuttavia la protezione dei loro confini. 3) Ucraina. Dall'annessione illegale della Crimea da parte della Russia, i rapporti tra Mosca da un lato, Bruxelles e Washington dall'altro, si sono fortemente deteriorati
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